Con mezzo secolo di esperienza in quotidiani (ho scritto per Il Giorno e l’Avvenire) e settimanali (Gente e Chi) per non parlare di mensili (Studi Cattolici) e affini, continuo a scrivere con un entusiasmo che a tratti stupisce me stessa, occupandomi soprattutto di tematiche riguardanti donne e bambini – dalla violenza alla fecondazione assistita, dal rapporto tra anziani e giovani all’impegno per un futuro che rispecchi gli ideale della pace e della giustizia.
Curo la pagina dei libri del settimanale Chi come alibi per avere un ulteriore stimolo alla lettura e per incontrare scrittori fantastici.
Ho curato con Elena Mora molte antologie benefiche, da Cuori di pietra (Oscar Mondadori) fino a Il Bicchiere mezzo pieno e Mariti (Piemme).
Mi sono appassionata a storie di persecuzione, immigrazione ed esilio attraverso le storie che ho raccolto per de La promessa del tramonto (Garzanti, 2016), che ha vinto il premio speciale Giuditta (Alessandria).
Il 21 gennaio 2020 ho pubblicato per Piemme il romanzo La ragazza col cappotto rosso, che riunisce altre storie vere, in gran parte dedicate alla Shoah in Ungheria, ma non solo.
Per sei anni ho tenuto un corso di sociologia presso l’ACU Università della Terza Età di Brugherio. Ho concluso nel 2020 con il tormentato rapporto tra uomini e macchine di varie specie. È stata una esperienza elettrizzante, cui il COVID ha posto un freno. Per non patire troppo l’isolamento forzato del lockdown mi sono dedicata alla scrittura. Ho pubblicato per Ares Lena e il Moro, la storia del confronto tra una bizzosa professoressa anziana e un ragazzo molto indisciplinato e una biografia della scrittrice francese Colette (Un sogno audace, Morellini editore). Fortunatamente ho potuto proseguire la mia rubrica di libri sul settimanale Chi, ho mantenuto la collaborazione con La Passione per il delitto, un festival del giallo che macina libri e interviste durante tutto l’anno e di recente al piccolo ma importante spazio in Pillole, un curioso inserto culturale dell’emittente radiofonica Giornaleradio. Ma non ho smesso di coltivare libri: al contrario. Ora tocca a La guerra di H (sempre per Piemme).