Metterci la faccia

Leggo sul Corrierone di oggi l’interessante articolo di Monica Guerzoni sull’uso che Salvini fa del proprio corpo per lanciare i suoi messaggi a fans-amici-elettori. Salvini che azzanna un hamburger rivelando una sorta di ferocia, Salvini in veste di atleta che salta una transenna. E sempre lui che dopo la nuotata nella piscina di una villa calabrese confiscata alla mafia dichiara “gusto, doppio gusto”. Una comunicazione accorta e funzionale che avanzando nella scia di una consumata propaganda politica mira a rafforzare il  patto d’amicizia con il grande pubblico già stretto in partenza. Come lui stesso non smette di dichiarare, vantando la forza dei “suoi” numeri e ribadendo che il predominio assoluto del “suo” partito.

Nulla di nuovo sotto il sole. Monica Guerzoni lo sa bene e lo dice con chiarezza, citando i brillanti esempi di Silvia Berlusconi, Putin e Belle Grillo. Cui si potrebbe aggiungere esempi inquietanti (Hitler, Mussolini) e infiniti ritratti storici (un buon esempio viene da Napoleone).Metterci la faccia e utile e porta buoni frutti. Lo sanno ormai anche i ragazzi più giovani come il mio secondo nipoti (anni 12 e 5 mesi) da poco diventato “assistento (sic!) youtuber”  di un ragazzo appena più giovane, ma già esperto nell’editing dei contributi. Un vero lavoro per lui, che dovrebbe godere le lunghe vacanze degli scolari italiani e invece si arrovella su testi e filmati. Con una difficoltà extra, perché la mamma non gli consente di mostrare la faccia. Un vero dramma, all’inizio, e una apparente condanna. Brillantemente superata – credo – quando l’ambizioso giovane ha avuto – o gli hanno dato – l’idea di presentarsi con una maschera bianca diventato già con questo un personaggio, e trasformando l’handicap in un sostanzioso vantaggio. L’accorgimento non basterebbe a Salvini, Berlusconi, Putin ecc. ecc. ma a lui sembra portare fortuna. Non fa propaganda, non pretende di plasmare la visione di altri, non magnifica né distorce i fatti. Dietro la maschera racconta il mondo come lo vede, in modo diretto e senza storture e secondi fini. Oggi va così, domani chi sa. Avremo centinaia, migliaia, di Salvini pronti a metterci la faccia. Per dare a noi poveretti un soggettivismo politico portato all’eccesso. Facendo la gioia di Bradbury, Orwell e altri maestri di fantascienza distopica.

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