Appunti da Milano

La città diventa sempre più bella, lo dico con orgoglio. Somiglia solo vagamente a quella che abbiamo trovato nel 1950, arrivando come profughi dall’Ungheria. Ma non mancano gli spazi per un gradito miglioramento. Me ne rendo contro ogni volta che esco spingendo una carrozzina. I marciapiedi nella mia zona sono in gran parte accettabili, anche se a volte crepe e buchi intralciano parecchio. I guai cominciano quando devi attraversare una strada. Basta un minuscolo gradino per bloccare il passaggio. O altrimenti ci pensa un’auto che si piazza sulle strisce con noncurante ineleganza. In alternativa ci sono i lavori in corso. Così all’improvviso ti trovi per strada in pieno traffico sperando nell’altrui pietà.
Non basta la punizione di una malattia, c’è anche l’egoismo dei concittadini. Potete pure parlare di incuria, sbadataggine, superficialità ecc. ecc..
Ci sono anche, ed è bello incontrarle, persone gentili e pronte ad aiutare. E di questo siamo grati. Ma il quadro complessivo non è proprio consolante.
Sarebbe gradita una bella revisione dei passaggi per pedoni e un po’ di senso civico in più. Basterebbe poco, credo. Ci fosse la giusta dose di buona volontà.
Chiedo troppo?

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.