Editori alla riscossa

Statistiche devastanti danno il mercato dei libri in continua flessione. La crisi c’è, e morde, nonostante i timidi cenni di risveglio delle nostre economia (quella italiana è più timida delle altre, purtroppo). Ma gli editori non si arrendono. Mondadori lancia una nuova collana di libri – flip book – librini da tasca che si aprono e si leggono in verticale a imitazione di un e-reader con diverse forme di risparmio. Qualche euro in meno sul prezzo d’acquisto, per cominciare, e poi diversi etti e centimetri in meno sul formato. Al punto che un libro da 600 pagine sta in un librino non più spesso di 5 centimetri: una sorta di magia. Questi fb li infili senza problemi in tasca o nella borsetta e li ha subito a portata di mano. La stampa è ottima, nonostante le dimensioni ridotte dei volumi, e rende la lettura davvero agevole. Tra l’altro, l’oggetto-libro si pone anche come un reperto meraviglioso da collezione. Allo stesso tempo, sempre Mondadori, lancia i Meridiani-tascabili. Sembra una contraddizione in termini, i Meridiani sono libri di lusso, carta finissima, rilegature in pelle con carattere dorati ecc. ecc. – ma qui l’idea è riproporli con gli stessi apparati critici su carta meno raffinata e con copertine cartonate per così dire più “sportive”. Insomma, studenti e studiosi che sentono il bisogno di acquistare le opere di un autore con un certo corredo critico, ora hanno la possibilità di risparmiare in media il 50%.
Se il maxi editore si dà daffare in più modi per incoraggiare la lettura e accostare i libri al pubblico, neanche gli altri scherzano. L’e-reader Kindle, finora acquistabile solo su Amazon, sarà a disposizione del pubblico nelle 170 librerie della Giunti a prezzo concorrenziale. E ancora: sempre più editori lanciano collane digitali che consentono un notevole risparmi di costi e rischi, pur mettendo testi innovativi a disposizione del grande pubblico. Poi, se il libro digitale si muove bene, si potrà eventualmente passare al cartaceo. Finora questo tipo di strategia è stata adottata da singoli autori in cerca di pubblico, ora ci provano pure gli addetti al lavoro.
C’è però anche chi, come Neri Pozza, lancia un digitale fine a stesso, proponendosi con la collana Linotype di catturare lo spirito dei tempi in grandi reportage o racconti illuminanti. Tra i primi volumi targati Linotype troviamo Da piazza Maidan a Sebastopoli (Domenico Quirico), Prova la Patagonia (Stefano Malatesta) e la meravigliosa Duras di Sandra Petrignani, un romanzo che scava nella vita e nell’anima di questa grandissima autrice francese, meno nota di quanto meriterebbe, della quale ricorre quest’anno il primo centenario dell nascita.
Insomma, dopo mesi di stasi e confusione, gli editori scendono in trincea e cercano di recuperare in più modi il pubblico. La posta in gioco è molto alta. Ne va di mezzo il futuro del pensiero critico, delle utopie che rendono il mondo un po’ meno grigio, della cultura che ci consente di andare avanti con maggiore fiducia e speranza.

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