La parola del giorno

Dall’amato sito “Una parola al giorno” mi viene segnalato l’aggettivo disturbante (inquietante), derivato dall’inglese disturb a sua volta derivato dal latino disturbare (gettare nel disordine). Questa etimologia è la prima cosa che mi disturba stamani con l’invito a passare per l’inglese prima di tornare al latino. Ma in fondo ci sta. Perché oggi il Regno Unito – teso a trattare da completi stranieri gli europei – diventa disturbante poiché mette in forse la prosecuzione dell’Erasmus, mentre gli Usa che ci trattano da stranieri, continuano felicemente con la civile abitudine di ospitare ragazzi “esterni” per continuare gli studi perfezionando l’inglese e imparando a conoscere una cultura diversa. Uno strumento di comunanza e pace che mi suona particolarmente familiare mentre una cara amica parte si trova negli Usa con la figlia, ex Erasmus, per partecipare alle nozze di una giovane americana la cui famiglia l’ha a suo tempo ospitata per un anno di studio e alla quale è legata da sincera amicizia  per nulla indebolita dal passare degli anni. Erasmus è anche questo, e toglierlo di mezzo nell’Inghilterra della Brexit mi sembra una inutile durezza che prima o poi pagheremo.

Ma è disturbante anche, per stare nell’Inghilterra d’oggi, lo schiamazzo che accompagna la cosiddetta abdicazione di Harry e Meghan dalla famiglia reale: un concetto decisamente nuovo e frastornante anche se obiettivamente fuori luogo. Perché l’abdicazione o meglio il temporaneo allontanamento) del sesto nella linea di successione al trono britannico e di suo figlio (settimo potenziale erede al trono) non sembrano davvero motivo di destabilizzazione di una monarchia he è sopravvissuta alle intemperanze di mamma Diana e papà Carlo. Se poi vogliamo parlare di lealtà familiari, senso di decoro e denaro, gli argomenti da affrontare non mancano di certo. E potrebbero essere disturbanti se the Firm – la ditta Windsor – non avesse già seri motivi di disturbo.

E per finire, non mi sembra meno disturbante che Trump definisca “ridicola” la risoluzione dei deputati Usa di limitare i suoi poteri di guerra. Una mossa di facciata perché non vincolante e perché sarà facilmente ignorata dal Senato a maggioranza repubblicana (anche se alla Camera 3 repubblicani hanno votato per la limitazione). Dunque Trump avrebbe via libera a scatenare la guerra con un tweet e poi a fermarla e poi a riprenderla… pensieri senza conforto per una giornata grigia. Sursum corda, diceva la mia prof di matematica sessant’anni fa – traducibile come su  con la vita – prima di appiopparci un compito in classe da tagliare le gambe. Sursum corda!

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