Misteri editoriali

Scopro con un filo d’emozione – tramite Google Alert segnalato dalla mia cara e solerte amica Angelica – che il mio libro Favola in nero, apparso nel 1989 per i tipi della da tempo defunta casa editrice Reverdito, può essere acquistato al modico prezzo di 3 euro. Per compere sopra i 15 euro non si pagano le spese di spedizione. Fin qui tutto abbastanza nella norma, non fosse che il venditore – in questo caso – è il sito francese UPEMBSHOP specializzato in vestiario. Accanto al mio libro vengono pubblicizzati tra l’altro: un completo tartan (19 euro); cravattini a farfalla con nodi preparati (5 euro); un completo di cravatta, fazzoletto da tasca e gemelli tutti in scozzese (11 euro) e poi penne, carta da lettera e via discorrendo. Strano, no? Ma i misteri editoriali sono per loro natura infiniti.
Dopo la prima reazione di stupore subentrano, nell’ordine, sconforto e delusione. Eppure, a guardare meglio, dovrei essere felice. Dopo 28 anni di vita il mio romanzo è ancora vivo e può (potrebbe?) trovare nuovi lettori. Meglio così che al macero, ridotto in poltiglia. Meglio in Francia – dove molti parlano italiano – che in un paese slavo. Meglio vicino a cravatte e penne stilo che in oggetti per WC moderni. E poi, a 3 dollari la copia, è un vero affare. Voglio comprarne subito sei per superare il limite dei 15 euro e non pagare il porto anche se a casa mia non c’è più posto nemmeno per una edizione miniaturizzata de IL PICCOLO PRINCIPE. Ma un buon affare non si rifiuta mai. Vero?

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