Un’amica mi scrive

Messaggio sintetico da Parigi: un’amica ha visto la cerchia dei sovranisti schierata a Milano ed è inorridita. Troppi ricordi sinistri, troppe ansie per il futuro. Le è sfuggito l’eccesso delle salvinate nelle immagini arrivate in Francia attraverso la tv. Il bacio al rosario, l’invocazione della benevolenza divina, l’attacco a papa Francesco. Quel tanto di stridente proprio delle esagerazioni che fa vibrare il buon senso e la voglia di ribellarsi. I giornali italiani di oggi riflettono (al meno in parte) su questi temi. Eppure l’amica resta inconsolabile e con una gran voglia di fuggire da questa Europa malata. Il desiderio è chiaro, ma non mi offre una risposta quando le domando dove vuole andare. Un tempo c’erano porti ragionevolmente sicuri. Magari in Svizzera, per pochi eletti. Oggi l’orizzonte di è ristretto ed è piuttosto duro. Forse l’opzione più valida è salvare l’Europa. E Ripartire dal sogno dei padri fondatori.

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